"Non sono del partito di chi ce l'ha più lungo, ma di chi trasmette più
emozioni". Così ha
dichiarato in merito alle discussioni sull'altezza dei grattacieli a Torino,
l'architetto Massimiliano Fuksas, lo scorso 22 novembre a Palazzo Civico.
Intervenuto alla Commissione Urbanistica del Consiglio comunale, presieduta da
Piera Levi-Montalcini, l'architetto romano di origine lituana ha illustrato il
suo progetto per la realizzazione del grattacielo della Regione Piemonte
nell'area ex Fiat Avio. Alla presenza di numerosi Consiglieri, dell'assessore
comunale all'urbanistica Mario Viano e di un folto gruppo di giornalisti e
fotografi. Hanno partecipato all'incontro anche i suoi più stretti
collaboratori, tra i quali Adele Savino e la moglie Doriana Mandrelli, mentre
per la committenza era presente il vicepresidente della Giunta regionale, Paolo
Peveraro.
Il nuovo edificio riunirà in un'unica sede 14 assessorati e 27
uffici della Regione Piemonte, oltre alla Giunta e, probabilmente, al Consiglio
regionali, per un totale di circa 2.300 persone. La particolarità costruttiva
del grattacielo però permette di poterne ospitare, se necessario, fino a 3.000,
in uffici accoglienti, ognuno con un'altezza di tre metri. Il progetto di
unificare gli uffici era già stato approvato dall'amministrazione regionale nel
2002, ma allora si era deciso di trasferire solamente 7 assessorati e di
realizzare l'opera nell'area ex Materferro. L'attuale
amministrazione ha invece optato per l'area ex Fiat Avio, che, a differenza
dell'ex Materferro, è di proprietà regionale ed è inoltre facilmente
raggiungibile dai mezzi di trasporto. Infatti, nella zona verrà prossimamente
collocata una fermata della metropolitana, mentre sono già vicinissime l'arrivo
della tangenziale e la stazione ferroviaria Lingotto.
Il vicepresidente
Peveraro ha affermato che, con la nuova struttura, la Regione potrà risparmiare
13 milioni di euro all'anno di affitti e potrà valutare la cessione di quattro
edifici di proprietà, che verrebbero liberati. Calcolando i costi annui del
leasing e paragonandoli alle attuali spese per gli affitti regionali, Peveraro
ha affermato che ci sarà un rientro dell'investimento entro 15 anni. Oltre a un
notevole risparmio in termini di spostamento dei dipendenti e a una migliore
sinergia tra gli uffici.
La costruzione del grattacielo comporterà la
riqualificazione di una vasta area, di proprietà regionale e delle ferrovie, che
si estende per 317.000 metri quadrati, nei pressi dell'Oval Lingotto. Circa metà
della superficie (140.000 metri quadrati) sarà destinata al verde e agli spazi
pubblici. In particolare, al piano terreno sorgerà un asilo nido per gli
abitanti del quartiere, mentre all'ultimo piano, il quarantasettesimo, troverà
spazio quello che Fuksas chiama il "piccolo bosco delle querce". Accessibile a
tutti tramite due ascensori panoramici, che permetteranno di godere la vista
della città dall'alto (in tutta la struttura saranno in funzione altri 16
ascensori).
Altri spazi verdi si intervalleranno a piani differenti, per
offrire uno spazio ricreativo ai dipendenti. Nel palazzo verrà ospitata anche
una biblioteca civica.
Nel progetto di Fuksas, l'altezza del grattacielo è di
200 metri, ai quali si aggiungono 20 metri per proteggere il palazzo dal vento,
mentre la base misura circa 48 metri per 45 metri. "Sarà una struttura
profondamente leggera" - ha dichiarato Fuksas - "E' il rapporto di proporzioni
la cosa importante, non l'altezza. La contrapposizione tra "torristi" e
"anti-torristi" è una guerra di religione inutile". Tutti i rivestimenti esterni saranno trasparenti, formati da pannelli
"super white", che permetteranno da fuori la visione dell'interno dell'edificio.
A Porta Palazzo, nel cosiddetto "Pala Fuksas", l'architetto aveva invece optato
per pannelli in vetro verde scuro, verde chiaro e bianco per permettere al mondo
esterno, alle persone in primo luogo, di specchiarsi, di essere rappresentate
nella struttura.
La facciata del grattacielo esposta a sud sarà inoltre
dotata di moduli fotovoltaici semi-trasparenti di silicio amorfo. Collettori
solari produrranno acqua calda sanitaria, mentre l'acqua della falda acquifera
verrà utilizzata (ma non consumata) sia d'inverno che d'estate, per risparmiare
sui costi energetici. Il condizionamento sarà affidato a pannelli radianti nei
contro-soffitti e ogni piano sarà dotato di contenitori per la raccolta
differenziata. Sarà dunque un edificio all'avanguardia per quanto riguarda la
qualità ambientale. Il consumo stimato di energia termica è di 15,9 kW/mq
all'anno (di norma, è di 35 kW/mq) mentre il consumo specifico di energia
frigorifera è di 33,6 kW/mq annuo, contro i 66 kW/mq di un edificio con un
standard di qualità già elevato. Tutto il progetto è in attesa di certificazione
secondo il protocollo "Itaca", il sistema per la valutazione della qualità
energetica e ambientale di un edificio.
Nella zona dovranno essere realizzate
anche altre costruzioni, che l'architetto Fuksas ha dichiarato però di non voler
progettare. "Tutti gli edifici non devono essere progettati da un solo
architetto." - ha dichiarato - "Ma da architetti torinesi, piemontesi, giovani e
non, che abbiano voglia di fare". E ha concluso sognando una riqualificazione di
via Nizza, che la trasformi in un elegante boulevard, ricco di alberi.
Per
quanto riguarda i tempi di realizzazione del grattacielo, l'assessore Viano ha
comunicato che, su iniziativa della proprietà, è già stata avviata una
conferenza dei servizi, in vista della definizione di un accordo di programma.
Per costruire le fondamenta, Fuksas ha calcolato che dovrebbero essere necessari
8-10 mesi, mentre la costruzione di ognuno dei 47 piani occuperà una settimana
di lavoro.
Sono intervenuti al dibattito in Commissione Urbanistica la
presidente Piera Levi-Montalcini e i consiglieri comunali Domenico Gallo,
Vincenzo Cugusi, Monica Cerutti, Luca Cassano, Roberto Ravello, Giuseppe Lonero,
Stefano Lo Russo, Andrea Giorgis, Giuliana Tedesco e Marco
Grimaldi.
Nelle foto, dall'alto verso il basso: Il plastico del
grattacielo e dell'area dove sorgerà il Palazzo della Regione Piemonte.
L'architetto Massimiliano Fuksas illustra uno schizzo del suo progetto in
Commissione Urbanistica. L'architetto davanti al modello in scala del
grattacielo, insieme al vicepresidente Peveraro (a destra)
Perché
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