SANCITO IL “DIRITTO AL PANINO” NELLE SCUOLE
 
La Corte d’Appello di Torino, dopo oltre due anni, ha riconosciuto la fondatezza dell’azione legale intentata da 583 famiglie riguardante il “diritto al panino”, cioè il diritto di scelta dei genitori tra mensa scolastica e pasto portato da casa.
 
Una lunga diatriba quella delle mense scolastiche, della scelta dei pasti e dei costi che lievitano ogni anno: l’obbligo di usufruire delle mense scolastiche nasceva inizialmente  dalla volontà di fare del momento del pasto un’occasione di socializzazione e un modo di fornire pasti equilibrati dal punto di vista nutrizionale, ma tali presupposti si sono scontrati con la molteplicità di esigenze derivanti da patologie, osservanza religiosa e differenze etniche facendo lievitare i costi delle mense a livelli difficilmente sopportabili dalle famiglie,  specie in questo periodo di crisi.
 
Il “diritto al panino” che rappresenta una rivendicazione del pasto “domestico”, può effettivamente portare difficoltà di gestione da parte della scuola, soprattutto per quanto riguarda la responsabilità derivante da eventuali malori, ma è fonte di confronto tra diversi stili di vita e avvicina i bambini ad abitudini e realtà diverse, rappresentando comunque un segmento del processo educativo.